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SPAZIO BAMBINI

​

"Chi guarda il cielo per ultimo non lo trova meno splendente" (G. Rodari)

"La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi" (G. Rodari)

"Se avrai buoni pensieri essi splenderanno dal tuo volto come raggi di sole e sarai sempre bellissima" (R. Dahl)

EVVIVA LE FILASTROCCHE

FILASTROCCHE

Hai un'amica che ti aspetta
quando hai voglia di giocare
Ti accompagna senza fretta
per deserti e terre e mare.

​

Ti racconta cose buffe
cadenzando le parole,
ti ricordi della volta
che la luna baciò il sole?

​

E' tagliata su misura,
ricucita con gran cura
con le rime che fan festa
e per ago la tua testa.

​

E' un sentiero dentro al bosco
dove perdersi è un piacere.
Perchè a volte l'ascoltare
è più importante del vedere
per chi vuole immaginare.

    

Allo stolto pare sciocca,
una cosa per piccini.
Tu però non ti crucciare
ché la nostra Filastrocca
è contenta di restare
tra le ciglia dei bambini
e di chi ancora sa sognare.

La Filastrocca

Di paure ce ne son davvero tante.

​

Paura del buio,
paura del dolore,
di streghe, di draghi,
persino del dottore.

​

Paura di star sola,
di chi si cela sotto il letto.
Paura dell'armadio,
paura di uno specchio.

​

Di gatti con artigli,
di orchi sporchi e spettri,
di animali pungenti,
di non essere perfetti.

​

Desideravo giorno e notte
che ogni mia paura
si decidessse a lasciarmi
che cessasse la tortura.

​

Ma sapete che ho scoperto?
Avvicinatevi un pochino.
Le paure, a ben pensarci...
voglio averle qui vicino!

​

Devo solo stare calma,
dare a loro più attenzione.
Ogni paura, quando nasce,
ha uno scopo, una ragione.

​

Se ti sforzi di capirla,
di guardare dietro al velo
scoprirai che anche lei
ha paura per davvero!

​

Ha paura di esser piccola,
di non essere importante,
ed allora si cammuffa,
fa la voce da gigante.

​

Grida, salta, si dimena
Strilla, graffia, si dispera
Soffia nubi nel tuo cielo...
ma è pur sempre dietro a un velo.

​

La più brava a mascherarsi,
a nascondersi, a celarsi,
e tra tutte la più oscura
è la paura d'aver paura.

​

E allora eccoti un segreto,
che però conosci già.
Le paure sono di tutti
e se ne fregan dell'età.

​

Non mi credi? Fai un prova,
chiedi a mamma e a papà.
Chiedi ai nonni o agli amici
e ti diran la verità.

​

Anche loro a volte han freddo,
sono pieni di spavento.
E le loro di paure
son le stesse che porti dentro.

​

Se ne parli apertamente
con chi ti ha davvero a cuore
scoprirai che le paure
sono innocue come un fiore.

​

Ora sai la verità
e sei pronta per il viaggio:
chi si crede senza paura
è senz'altro senza coraggio.

Le Mie Paure

Un giorno crescerò
ed andrò per la mia via.
Sarà lunga e avventurosa,
costellata di magia.

​

Sarà quella che avrò scelto
o quella che mi è capitata
e se sarò un po' fortunata
sarà piena di poesia.

​

Sarà quasi sempre al sole,
trasudante d'allegria.
Forse a volte un po' noiosa,
o punteggiata di follia.

​

Ma per quanto si stia attenti,
si coltivi l'amicizia,
potrà sempre capitare
di subire un'ingiustizia.

​

Ed allora, cosa dovrò fare?
Abbassar la testa schiva
o esser pronta per lottare?
Tu sei pronto ad insegnare?

​

Se sentirò d'aver subìto
un torto fatto da chichessia,
mi vorrai docile e ammaestrata
o pronta a dir sempre la mia?

​

Anche la rabbia è parte di me.
Un'emozione del tutto normale.
Se mi aiuti a conoscerla meglio
la saprò meglio utilizzare.

​

Ma ora sono una bambina ...

​

Mi vorresti sempre calma,
sempre pronta ad ascoltare.
A dar retta a ciò che dici
senza farti mai arrabbiare.

​

Ma vivo anch'io, mi guardo intorno
in un modo tutto mio,
e a volte presa da sconforto
mi perdo dentro un turbinio.

​

Se subisco un'ingustizia
che cos'altro posso fare?
Sono piccola, lo sai,
non posso prendere e scappare.

​

Nè posso imporre a chichessia
la mia ferma volontà.
Io sono solo una bambina
E tu ostenti autorità.

​

E allora lasciami provare
anche ad arrabbiarmi un po'.
So che con te lo posso fare,
e che il tuo amor non perderò.

Elogio alla Rabbia

Oggi gioco a modo mio
e le regole le scelgo io.
Come ieri, come domani
io la regina, loro i villani.

​

Oggi gioco nella mia stanza,
emano leggi con noncuranza.
Questa stanza è il mio castello
e la vestaglia un rosso mantello.

​

Nessuno che osi contraddirmi
e tutti sempre pronti a seguirmi.
Gli amici leali, quelli più veri,
chinano il capo ai miei desideri.

​

Gioco per ore, senza un sorriso.
Solo una voce, solo il mio viso.
Ma poco m'importa, sto bene qui.
E' tutto più facile quand'è così.

​

Ho i miei pupazzi seduti attorno.
Di cos'altro potrei aver bisogno?
Basta tenere coperto lo specchio
e per le lacrime vicino un secchio.

A Modo Mio

La farfalla
nera e gialla
prese il bimbo
per le ali.

​

- Ahi! Che Fai? -
chiese quello
- Questi trucchi
son sleali! -

​

Disse allora
la farfalla
- Gli ideali
son gran cosa.

​

Io sognavo
di volare
di dormire
in una rosa.

​

Son finita
nella rete
d'un bel gioco
divertente.

​

Mi guardavi,
non capivi.
Poi le stelle
si son spente.

​

Ora sono
solo un sogno
che ti vola
per la mente.

​

Un rimpianto,
un ricordo,
un rimorso,
forse niente. -

Il Bambino e la farfalla

Il Mappamondo dei bambini
è in continuo movimento.
Ed è fatto di due posti
lo Sto Fuori e lo Sto Dentro.

​

Non conosce altre terre,
nè ha mai visto altri confini.
Non di forme o di colore,
non di lingue o falsi inchini.

​

Lo Sto Dentro è dappertutto
ed abbraccia ciò che è caro.
Per il lungo e per il largo
ogni ricordo, dolce o amaro.

​

Lo Sto Fuori è misterioso,
è lo spazio da esplorare
un gioiello invero raro
una soglia da varcare.

​

Il mappamondo dei bambini
è in continuo movimento.
E' un intreccio di contorni
e ciò che è fuori, sarà poi dentro.

Il Mappamondo

Due gocce d'acqua
scendendo giù dal cielo
dicevano tra loro:
siamo uguali per davvero!

​

Un po' rotonde in basso,
un po' allungate in cima.
Ostentava l'una all'altra
la profonda propria stima.

​

Siamo identiche, perfette,
Siam del cielo le padroni.
Siamo noi le predilette,
Più lucenti di zirconi.

...

Accadde poi che una bambina,
passeggiando all'aria aperta,
vide scender le due gocce:
Oh... che incredibile scoperta!

​

Due raggi bianchi di sole
le attraversaron per dispetto.
e ne usciron colorati:
uno indaco, l'altro violetto!

​

Intuì allora la bambina
che a far la differenza
era ciò che le due gocce
celavan dietro l'apparenza.

​

Ma non fraintendetemi adesso,
non fate errori banali.
Le due gocce avevan ragione
nel pensar d'essere uguali!

​

Perchè è un fatto già appurato
che anche errando per vie contorte
uno possa per puro caso,
finir nel giusto una o più volte.

​

Siamo tutti un po' diversi,
siamo tutti un po' speciali.
Ed in questo, l'avrete capito,
siamo tutti proprio uguali.

Come Due Gocce D'Acqua

Oggi vorrei disegnare l'amore.
Ma da dove partire, da quale colore?

​

Lo immagino caldo, d'un giallo ambrato?
Magari del tutto incondizionato.

​

Lo disegno appuntito, sfuggevole e scaltro?
Purché cerchi sempre il bene dell'altro.

​

Candido e bianco, come mille lenzuoli?
Che ci avvolgano stretti, non ci lascino soli.

​

Che sia fatto di piume, che ci faccia volare?
Che sia pronto a sorreggerci, che ci lasci sbagliare.

​

A forma di nodo per un fazzoletto,
nè troppo largo nè troppo stretto.

​

Che aiuti l'un l'altra a ricordare,
e che non si scordi di perdonare.

​

Oggi vorrei disegnare l'amore.

​

Sarà a forma di specchio, sarà un riflesso.
Per amare qualcuno, devo amare me stesso.

Disegnando L'Amore

Gioco appresso
quel cipresso
con il sasso
con il gesso.

​

Scrivo strofe
sempre nuove
sopra il sasso.
Guardo altrove

​

mentre lancio
la poesia
in quel lago
di magia.

​

Ma il cipresso
con me appresso
vede il sasso
galleggiare.

​

La poesia
per magia
si rifiuta
d'affondare.

Il Sasso e Il Cipresso
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